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Opposizione all’Agenzia delle Entrate–Riscossione

La tua protezione legale contro le cartelle esattoriali.

Non arrendetevi alle cartelle esattoriali!

Dovete sapere che le cartelle esattoriali emesse dagli Agenti della Riscossione possono essere impugnate. Vincere si può!

Se avete dubbi circa la vostra posizione nei confronti dei vari impositori, ben potete rivolgervi agli Agenti della Riscossione per ottenere copia di tutti gli estratti di ruolo che vi riguardano. E se le cartelle ivi indicate mai vi sono state notificate, e venite quindi a conoscenza dell’esistenza degli avvisi di accertamento solo attraverso l’estratto di ruolo richiesto, si potranno impugnare gli atti riportati nell’estratto di ruolo e mai notificati.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che poi è la precedente Equitalia, viene incaricata dai vari Enti Impositore (come ad esempio il Comune, l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, etc) di provvedere al recupero del credito vantato nei confronti del contribuente e, proprio a tal fine, l’Agenzia emette la temuta “cartella esattoriale”.

Tuttavia, prima di pagare quanto intimato dall’Agenzia delle Entrate-Riscossioni, dovete sapere che esistono diversi motivi di impugnazione delle cartelle esattoriali, ma è sempre necessario agire con tempestività.

La cartella, infatti, può essere irregolare per vizi formali propri oppure per vizi di notifica o, ancora, per prescrizione del credito cui viene richiesto il pagamento.

É opportuno anzitutto  verificare l’eventuale prescrizione del credito portato in cartella.
Solo a titolo di esempio, si rileva che si prescrivono:

  • in 10 anni le imposte (come IRPEF, IRAP e IVA), i diritti camerali ed il canone rai;
  • in 5 anni le multe ed i tributi locali (come Imu, Ici, Tarsu, Tasi, ecc.) nonché i contributi successivi al 1 gennaio 1996;
  • in 3 anni il bollo auto.

Ciò appurato, occorre verificare attentamente l’osservanza dell’iter previsto per una valida notifica della cartella al contribuente. In caso di contestazione della validità della notifica appartiene all’Agente della Riscossione dare prova dell’avvenuta notifica nei termini di legge.

Ancora. E’ necessario verificare la correttezza formale della cartella ed in particolare se è stata sottoscritta dal responsabile del procedimento che dovrà anche essere identificato nella cartella. Ma non solo. Occorre anche verificare se è stata omessa  l’indicazione della base di calcolo degli interessi.

Infine, vi sarà da controllare se la cartella esattoriale sia fondata su atti pregressi validi. La nullità della cartella di pagamento notificata al contribuente può anche discendere dall’invalidità dell’atto impositivo, ovvero degli atti pregressi su cui si fonda.

Una volta appurato l’esistenza dei presupposti per contestare la legittimità della cartella esattoriale, bisogna agire con estrema tempestività perché i tempi di impugnazione previsti dalla legge sono estremamente ristretti:

  • 60 giorni in caso di tributi (quali imposte sui redditi, imposte di registro, ipotecaria e catastale, imposta sulle successioni o donazioni, tasse automobilistiche, canone rai, tributi locali, etc), con competenza della Commissione Provinciale Tributaria;
  • 40 giorni in caso di contributi previdenziali, con competenza del Giudice del Lavoro;
  • 30 giorni in caso di sanzioni amministrative (ad es. le multe per violazioni del Codice della strada) con competenza del Giudice di Pace.

I medesimi termini di impugnazione valgono anche per la contestazione dell’estratto a ruolo, purché possa essere impugnato in giudizio per la mancata notifica della cartella di pagamento.

Attenzione! Se lasciate trascorrere i termini previsti per l’impugnazione senza proporre ricorso, allora la cartella esattoriale diverrà titolo esecutivo con conseguente riscossione forzata del credito da parte della temuta concessionaria. É quindi necessario rivolgersi con estrema tempestività ad un professionista competente in materia, quale è lo Studio Legale Bordogna, al fine di verificare se sussistono motivi di censure della vostra cartella. Nel caso affermativo, si potrà  impugnare la cartella con la richiesta di sospensione, al fine di contrastare ogni ulteriore iniziativa dell’Equitalia (che da poco, ricordiamo, ha cambiato la denominazione in  Agenzia delle Entrate-Riscossione).

Quando avete problemi con le cartelle esattoriali, non esitate a contattarci al più presto! Lo Studio Legale Bordogna Vi assisterà e guiderà per l’impugnazione delle vostre cartelle di pagamento.

Se vi  siete mossi tardivamente e avete già ricevuto un preavviso o un’iscrizione di fermo amministrativo sul vostro veicolo o ancora è stata iscritta un’ipoteca sui vostri immobili, non scoraggiatevi subito! Vale proprio la pena esaminarle con competenza, per valutare la possibilità di opporsi con successo!

Non esitare, contattaci: Vincere si può!

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