In merito al controverso tema relativo alla chiusura dei cancelli carrai, da parte del Condominio, la seconda sezione della Suprema Corte è tornata nuovamente sull’argomento per riaffermare, con sentenza del 23.02.2015 n. 3509, che l’assemblea condominiale ben può disporre la chiusura anche diurna dei cancelli carrai di accesso ad un complesso condominiale, con la maggioranza semplice prevista dall’art. 1136 secondo comma c.c.

Nella fattispecie, un condomino, titolare di autofficina, sosteneva la nullità della suddetta delibera condominiale lamentando che la chiusura anche diurna dei cancelli impediva l’accesso alla sua attività da parte di clienti e fornitori e che trattandosi di una innovazione gravemente pregiudizievole, la delibera avrebbe dovuto essere adottata a maggioranza qualificata. Va però rilevato che dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione, sembrerebbe che il condomino non avesse dato prova degli impedimenti effettivi derivanti dalla nuova regolazione degli orari di chiusura dei cancelli.

La Corte di Cassazione ha cosi rigettato la tesi del condomino affermando che  “non è necessaria la maggioranza qualificata, ovvero l’unanimità dei consensi, per la legittimità di una delibera assembleare condominiale avente detto oggetto, non concernendo tale delibera una “innovazione” secondo il significato attribuito a tale espressione dal codice civile ex art. 1120 c.c., ma riguardando solo la regolamentazione dell’uso ordinario della cosa comune e consistente nel non consentire a terzi estranei al condominio l’indiscriminato accesso alle aree condominiali delimitate dai cancelli”.

Per ulteriori simili riferimenti, vedi Cass. n. 9999 del 1992 e Cass. n. 875 del 1999.

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