Cari amici del blog, una volta spiegato il criterio di ripartizione delle spese di manutenzione dell’ascensore, rimane da illustrare come si calcola la tabella ascensore.
Credo che per illustrare il procedimento di formazione sia ideale adottare un esempio esplicativo, perché la creazione della cosiddetta Tabella Ascensore è un’operazione che richiede l’utilizzo di regole matematiche, la cui illustrazione non sempre è di facile lettura.
Tuttavia l’approfondimento del tema potrebbe tornare utile sia a chi, come gli amministratori, desidera comprendere il metodo di calcolo, per poi applicarlo; sia ai proprietari che desiderano verificare l’esattezza della ripartizione delle spese a loro carico; sia infine ai semplici appassionati di diritto condominiale e di questioni giuridiche del condominio.
Supponiamo allora che un condomino dal nome fittizio Tizio sia proprietario di un appartamento all’ultimo piano, in un palazzo di sei livelli e supponiamo che il costo annuale di manutenzione dell’ascensore ammonti ad un ipotetico 1.000. Quanto dovrà contribuire Tizio per le spese di manutenzione dell’ascensore? Come facciamo a calcolare la quota di costi a suo carico?
Ricordate? L’art. 1124 c.c. prescrive la ripartizione delle spese di manutenzione dell’ascensore per metà in ragione al valore millesimale dei singoli immobili e per l’altra metà in proporzione al piano in cui l’appartamento è ubicato.
Quindi, nel nostro esempio, la prima operazione per giungere a conoscere quanto dovrà pagare Tizio, è quella di dividere in due parti uguali la spesa totale di manutenzione dell’ascensore (1.000: 2 = 500).
A questo punto sappiamo che mezza parte dei costi, pari nel nostro esempio a 500, deve essere ripartita in base all’altezza del piano rispetto al suolo. Resta da comprendere qual è il procedimento matematico che consente di ripartire proporzionalmente tale importo tra i vari piani e, una volta trovata la cifra, suddividere la stessa in proporzione agli appartamenti presenti nel medesimo livello.
Come si giunge a tale risultato? Vediamo qui di seguito il procedimento di calcolo.
Per prima cosa, bisogna calcolare la frazione di ogni piano e per farlo occorre individuare il denominatore comune a tutti i piani dello stabile, il quale si ottiene sommando i numeri dei piani del palazzo (1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 = 21).
Ottenuto il denominatore, si suddivide il medesimo per iI numeratore che corrisponde ad ogni singolo piano; di conseguenza la frazione per il primo piano prima sarà 1/21, per il secondo 2/21 e così via sino ad arrivare al sesto piano, quello di Tizio, la cui frazione corrisponderà a 6/21.
Trovata la frazione, finalmente la metà della spesa di manutenzione, pari nel nostro esempio a 500 euro, potrà essere divisa per il denominatore, moltiplicando il risultato per il numeratore:
500 x 6/21 = 142,86
Il risultato così ottenuto (142,86) è la quota di spesa attribuita al sesto piano.
A questo punto occorrerà distribuire tale importo in proporzione agli appartamenti presenti nel medesimo livello. Ipotizziamo che al sesto piano ci siano due soli appartamenti, quello di Tizio, il cui valore millesimale generale è di 130/1000 e quello di Caio, il cui valore millesimale è di 65/1000. Il valore totale degli appartamenti al sesto piano è quindi pari a 195/1000.
Per ottenere dunque la quota di spesa da imputare all’appartamento di Tizio, occorrerà applicare la seguente formula:
Va: Vap = x: 1000
Dove:
Va sta per il valore millesimale dell’appartamento di Tizio (130);
Vap sta per il totale millesimale degli appartamenti al sesto piano (195);
x è il valore dell’appartamento millesimale in relazione a quelli situati allo stesso livello.
Ecco allora che nel nostro esempio avremo i seguenti valori:
130: 195 = x: 1000
Dove x è pari a 666,66, corrispondente al valore millesimale dell’appartamento, arrotondato a 667, in relazione a quelli presenti sullo stesso piano.
In conclusione, l’importo della prima metà della spesa di manutenzione di 500 che verrà addebitata a Tizio in proporzione all’altezza del piano si ottiene con il calcolo della seguente proporzione:
142,86 (quota di spesa dell’intero sesto piano) x 667/1000 = 95,28
Tizio pertanto in ragione della prima metà della spesa di 500, da ripartire in base all’altezza del piano, deve pagare l’importo di 95,28.
L’ultimo passaggio consiste nell’imputare l’altra metà dei costi di manutenzione complessivi, pari a 500, in base ai valori millesimali degli appartamenti.
Avendo Tizio una quota di millesimi pari a 130/1000, il calcolo specifico degli oneri da imputare a Tizio sarà il seguente:
(500: 1000) x 130 = 65
Tizio pertanto contribuirà alle spese di manutenzione dell’ascensore in base alle tabelle millesimali per 65 ed in base all’altezza del piano per 95,28, per un totale complessivo pari a 160,28.
I valori di riferimento ottenuti con il procedimento illustrato vengono traslati nella Tabella Ascensore, la quale permette di attribuire a ciascun condomino la relativa quota dei costi sostenuti dal condominio per la manutenzione (o sostituzione) dell’ascensore.
A presto! L’avvocato sempre con te!

Federico Vittorio Bordogna nato il 21 Aprile 1970. Avvocato del Foro di Milano, marito e genitore di quattro figli. Laureato all’ Università degli Studi di Milano, appassionato di lettere e filosofia, ha maturato una ventennale esperienza in sede giudiziale prevalentemente nel diritto civile e commerciale conseguendo importanti risultati per aziende e privati.