La Procura della Repubblica di Pistoia ha avviato delle indagini per fare chiarezza circa alcuni presunti reati di usura bancaria che vedrebbero protagoniste alcune banche di credito cooperativo della regione.
Le realtà indagate hanno tempo fino al prossimo mese di aprile per chiedere di essere interrogate o per presentare le loro memorie difensive, dopodiché la Procura sceglierà come muoversi, dunque tramite l’archiviazione o tramite il rinvio a giudizio; le persone fisiche interessate da quest’indagine sono i direttori generali delle banche in questione, ovviamente, ma anche i direttori di filiale.
L’indagine in questione è partita da una serie di denunce che sono state presentate alla Procura da parte di un’imprenditrice della provincia di Pistoia, la quale aveva notato appunto la pratica di tassi usurai su conti correnti e conti anticipi.
Il reato di cui si parla è piuttosto importante anche dal punto di vista economico, dal momento che si parla di migliaia e migliaia di euro che sarebbero stati sottratti indebitamente ai correntisti.
La Guardia di Finanza avrebbe già individuato alcune irregolarità nell’analisi di alcuni conti correnti, tuttavia per conoscere in modo definitivo l’esito della vicenda, come detto, sarà necessario attendere alcuni mesi per conoscere il parere ufficiale della Procura.
La vicenda in questione, ad ogni modo, deve essere considerata come uno stimolo a controllare sempre i tassi praticati dalla propria banca: è utile ricordare a tal riguardo che il Ministero del Tesoro pubblica con cadenza trimestrale i tassi massimi oltre i quali si configura il reato di usura bancaria, e nel caso in cui si verificasse ciò, oltre alle conseguenze penali per l’istituto, il consumatore non dovrebbe riconoscere alcun tipo di interesse.