La figura del revisore condominiale dei conti è una figura nata di recente con la riforma del Condominio[1]. E’ stata cosi introdotta la possibilità per l’assemblea dei condomini di nominare in qualsiasi momento “un revisore che verifichi la contabilità del condominio”. 

Perché è stata creata la figura del revisore condominiale?

Il legislatore ha pensato di tutelare maggiormente i condomini consentendo loro di poter controllare i conti condominiali gestiti dall’Amministratore.

La nomina del revisore condominiale

La nomina avviene con la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentano almeno 500 millesimi.

Il mandato del revisore condominiale può essere conferito anche per più esercizi, da determinare specificatamente all’atto della nomina ed il suo compenso verrà ripartito tra tutti i condomini secondo i millesimi di proprietà.

Anche i condomini dissenzienti sono tenuti a pagare il revisore alla stregua degli altri condomini purché la delibera sia assunta con la suddetta maggioranza.

Chi può svolgere il ruolo di revisore condominiale?

Nel silenzio delle disposizioni normative il revisore condominiale non deve essere necessariamente un commercialista o un esperto in contabilità,  mq per ovvi motivi di opportunità è meglio affidarsi ad un commercialista scritto iscritto all’albo dei revisori.

Peraltro caso in cui la nomina del revisore venga dettata dal sospetto di una cattiva gestione del denaro da parte dell’amministratore, sarà particolarmente utile affidare la verifica ad un professionista abilitato e iscritto ad un albo affinché la relazione di quest’ultimo possa rivestire valore di perizia contabile avanti ad un Tribunale.

Quali sono i rischi di un revisore non specializzato?

Ricordiamo ai nostri lettori di stare molto attenti nella scelta del revisore, perché si rischia di affidarsi ad un soggetto privo di adeguata preparazione e ottenere dunque un’errata verifica contabile fonte poi di contestazioni e controversie.

Quali sono i compiti affidati al revisore in un condominio?

Il codice civile[2], facendo riferimento ai compiti del revisore, parla di “verifica” dei conti condominiali.

Il revisore ha come compito di controllare ed appurare la correttezza dei conti e l’esattezza dei criteri di ripartizione di spesa applicati dall’Amministratore. A tal fine, il revisore condominiale ha diritto di accesso a tutta la documentazione condominiale ed agli estratti conto del contro corrente condominiale.

Al lato pratico pertanto il revisore può essere chiamato a predisporre il rendiconto condominiale o può essere incaricato a verificare un rendiconto compilato dall’amministratore ma non ancora approvato dall’Assemblea. Il revisore può infine essere incaricato di appurare l’effettiva congruità di un rendiconto già redatto e già approvato.

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 [1] Introdotta con la Legge n. 220/2012, entrata in vigore dal 18 giugno 2013.
[2] Art. 1130 bis c.c.