In che modo posso evitare di rispondere dei debiti ereditari?
L’eredità rappresenta l’insieme delle situazioni giuridiche soggettive, attive e passive, del de cuis.
La successione è il fenomeno per cui un soggetto subentra nei rapporti giuridici di un altro alla sua morte.
Ai sensi dell’art. 457 c.c. essa può avvenire per testamento o per legge se manca, in tutto o in parte, un atto di disposizione delle ultime volontà.
Si apre al momento della morte.
Quali sono le fasi?
Si deve distinguere tra vocazione e delazione. La prima indica la chiamata ereditaria individuando il soggetto destinato a succedere; la seconda riguarda il complesso di situazioni che vengono offerte al chiamato. Esse non sempre coincidono.
Quali sono i rapporti trasmissibili?
Sono trasmissibili tutti i rapporti aventi natura patrimoniale che comprendono sia l’attivo che i debiti ereditari.
Come posso evitare di rispondere dei debiti?
Per non rispondere delle passività innanzitutto è possibile rinunciare all’eredità in quanto questa, a differenza del legato che si acquista automaticamente, abbisogna di atto di accettazione che può essere tacito o esplicito.
In caso di rifiuto opera la rappresentazione definita da dottrina e giurisprudenza dominante quale caso di delazione diretta poiché il rappresentante succede direttamente al de cuius. L’oggetto è determinato per relationem in base alla posizione del rappresentato in cui subentra il rappresentante.
Posso acquistare solo le attività?
Si è possibile tenere distinto il patrimonio dell’erede con quello del defunto attraverso l’accettazione con beneficio di inventario.
Le norme di riferimento sono gli artt. 484 e ss del c. c.
Essa di rende mediante dichiarazione davanti al notaio o cancelliere del Tribunale in cui si è aperta la successione e viene inserita nel registro delle successioni.
Entro un mese dall’inserimento deve essere trascritta a cura del cancelliere presso i registri immobiliari.
Essa è preceduta o seguita dall’inventario.
Se il chiamato all’eredità è già nel possesso dei beni deve redigere l’inventario entro tre mesi dal giorno dell’apertura della successione o della notizia della devoluta eredità. Trascorso detto termine esso è considerato erede puro e semplice.
Fatto l’inventario il chiamato ha quaranta giorni per decidere se accettare o meno l’eredità.
Quali sono gli effetti dell’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario?
Essi sono descritti dall’art. 490 c. c.
Per prima cosa l’erede conserva verso l’eredità tutti i diritti e tutti gli obblighi che aveva verso il defunto.
Egli, inoltre, non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni a lui acquistati e, di conseguenza, i creditori dell’eredità e i legatari hanno preferenza sul patrimonio ereditario di fronte ai creditori dell’erede.
Conclusioni
È possibile essere esonerati dal pagamento dei debiti ereditari attraverso rinuncia alla stessa ovvero con l’accettazione beneficiata.
La chiamata all’eredità non è, infatti, sempre un evento gradevole dipendendo dalla consistenza della massa ereditaria e dalle attività e passività che conseguono.
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