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Incidente stradale mortale: quali parenti possono richiedere il risarcimento? Di quale importo?

incidente stradale mortaleTorniamo oggi ad approfondire il tema del risarcimento danni da incidente stradale mortale già più volte affrontato nel nostro blog. Nello specifico vogliamo illustrare ai nostri lettori il diritto del risarcimento del danno da perdita parentale (che trova la sua fonte normativa nell’art. 2059 c.c.) e in particolare chi ha diritto al risarcimento dei danni nel caso in cui un congiunto perda tragicamente la vita in un incidente stradale.

La ragion d’essere del risarcimento del danno parentale deriva dunque dal riconoscimento e dalla tutela della famiglia intesa come formazione sociale, nella quale si estrinseca e si sviluppa l’essere umano nella sua sfera sentimentale,  spirituale e sociale. La perdita di un parente è dunque una lacerazione negli affetti e nella stabilità dell’identità familiare della persona, ma anche dell’identità sociale nella quale il parente della vittima ha eretto la propria quotidianità ed esistenza e che adesso dovrà rielaborare nel dolore e nel trauma.

Ovviamente con la sempre maggiore articolazione della definizione di famiglia, articolazione che è destinata ad ampliarsi ancora ulteriormente e inevitabilmente con i mutamenti della società, la giurisprudenza è giunta a  estendere i soggetti che possono presentare richiesta del risarcimento del danno parentale in circostanze mortali o di lesioni gravissime. Nello specifico è ormai consolidato che un ristoro deve essere riconosciuto al coniuge, al partner unito civilmente, al convivente more uxorio, agli ascendenti e discendenti in linea diretta, anche di secondo grado (laddove venga dimostrato un legame affettivo particolarmente intenso), ai fratelli e anche al compagno non convivente  con cui si è stabilita una relazione affettiva salda e duratura, quale per esempio potrebbe essere un solido e comprovato fidanzamento.

A quanto ammonta il risarcimento che può essere richiesto?

Le tabelle di liquidazione del danno non patrimoniale del Tribunale di Milano aggiornate al 2018 prevedono la liquidazione del danno parentale in base a una forbice di valori per ogni rapporto di parentela risarcibile.

Per ciascun genitore per la morte del figlio, per ciascun figlio per la morte del genitore, nonché per il coniuge sopravvissuto (o anche al convivente o al partner unito civilmente) è previsto un risarcimento che spazia da un minimo di 165.960 euro fino ad un massimo di 331.920 euro.

Per il fratello per la morte del fratello, o anche al nonno per la morte del nipote, è previsto invece un risarcimento che spazia da un minimo di 24.020 euro fino ad un massimo di 144.130 euro.

La ragion d’essere del divario tra il risarcimento minimo e  massimo è collegata alla durata temporale della relazione affettiva e all’intensità del rapporto di parentela. A titolo strettamente esemplificativo, è evidente che la perdita di un genitore da parte di un figlio minorenne avrà certamente diritto al massimo del risarcimento rispetto alla perdita, seppur altrettanto dolorosa, di un genitore ormai anziano e col quale non si vive più insieme da decenni. E infatti la liquidazione del danno è rimessa alla valutazione equitativa del giudice al quale, al fine di una più ampio e corretto risarcimento,  sarà bene allegare e provare l’intensità del rapporto familiare, le abitudini di vita con il congiunto, la vivacità della convivenza e ogni circostanza che ben possa rappresentare lo smarrimento e il vuoto nella propria vita che è derivato dal decesso del proprio congiunto.

Non bisogna poi dimenticare che oltre al danno non patrimoniale, in particolare per il coniuge e per i figli conviventi potrebbero derivare danni di natura patrimoniale che spesso sono di entità ben maggiori rispetto al danno non patrimoniale. Si pensi alla perdita del nucleo familiare delle entrate economiche della vittima, la quale magari era in grado si sostenere economicamente sia la moglie che i figli. Le perdite economiche in questo caso dovranno nel processo essere dettagliatamente allegate e provate, perché dal risarcimento integrale della perdita del reddito della vittima può derivare l’equilibrio economico futuro della famiglia sopravvissuta.

Rivolgersi a un legale è ovviamente fondamentale affinché si possa effettuare una richiesta di risarcimento ben consapevoli dei propri diritti. Il tema del risarcimento danni da incidente stradale è altamente complesso e di conseguenza la consulenza di un professionista esperto può rivelarsi decisiva per massimizzare la cifra risarcitoria ottenibile.

L’avvocato sempre con te!

Avv. Federico Vittorio Bordogna

Avv. Federico Vittorio Bordogna

Federico Vittorio Bordogna nato il 21 Aprile 1970. Avvocato del Foro di Milano, marito e genitore di cinque figli. Laureato all’ Università degli Studi di Milano, appassionato di lettere e filosofia, ha maturato una ventennale esperienza in sede giudiziale prevalentemente nel diritto civile e commerciale conseguendo importanti risultati per aziende e privati.

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